Sfalci e potature esclusi dalla disciplina dei rifiuti
Nel nuovo disegno di legge sullo smaltimento, sfalci e potature possono essere riutilizzati attraverso le buone pratiche colturali. Il rischio di infrazioni europee.
La Camera dei deputati ha approvato, con modifiche, il decreto legge sulle “Disposizioni per l’adempimento degli obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia all’Unione europea – Legge europea 2018” che contiene, tra le altre, disposizioni relative allo smaltimento degli sfalci e delle potature.
Le modifiche confermano l’esclusione dal campo di applicazione della disciplina sui rifiuti degli sfalci e potature derivanti dalla manutenzione del verde urbano. Ora il disegno di legge verrà trasmesso al Senato per l’approvazione definitiva.
In sostanza, con le modifiche al disegno di legge già approvate alla Camera, sfalci e potature vengono specificati in un elenco di materiale agricolo e forestale che può essere riutilizzato in agricoltura attraverso le buone pratiche colturali o per produre energia anche fuori dal luogo di produzione o con cessione a terzi se non si danneggia l’ambiente e non si mette in pericolo la salute.
Un provvedimento in odore di infrazione alle norme europee
La normativa europea è però chiara dove definisce “rifiuti organici” i rifiuti biodegradabili di giardini e parchi e “rifiuti urbani” i rifiuti della manutenzione del verde pubblico (foglie, sfalci d’erba e potature di alberi). Per questa ragione, l’Italia potrebbe subire una procedura d’infrazione in materia di rifiuti.