CIRCOLAZIONE STRADALE: Limiti di massa
Nello scorso mese di agosto il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti aveva emanato la circolare n. 22192 nella quale venivano chiariti i limiti di massa dei veicoli Mother Regulation. Poiché la circolare conteneva alcune inesattezze e non chiare indicazioni, grazie al nostro intervento unitamente ad Unacoma, la sua applicabilità era stata rinviata. Ora la nuova circolare n. 31802 mette luce su alcuni punti importanti.
Innanzitutto viene chiarito definitivamente che i limiti di massa per i veicoli Mother Regulation non sono più quelli indicati dall’art. 104 del codice delle strada ma quelli indicati sulle carte di circolazione, in attesa che venga aggiornato il codice della strada. Pertanto vengono confermati per le trattrici agricole a 2 e 3 assi i limiti rispettivamente di 18t e 24t, mentre quelle a 4 o più assi possono raggiungere le 32t mentre i veicoli rimorchiati a 4 assi, se a timone rigido, possono raggiungere le 44t considerando anche la massa trasmessa alla trattrice tramite gli organi di attacco meccanico.
Considerato però che nessun limite è posto dall’attuale codice della strada al complesso (treno) dei veicoli è stato deciso di limitare a 44 tonnellate il suo limite massimo (trattore + rimorchio).
Oltre tale misura è necessario richiedere l’autorizzazione alla circolazione.
Quest’ultimo obbligo sarà indicato sulle nuove carte di circolazione.
I mezzi già immatricolati non necessitano di aggiornamento della carta di circolazione ma dovranno anche loro attenersi all’obbligo dopo il 31 dicembre 2020.
Purtroppo però l’obbligo di dotarsi di autorizzazione alla circolazione implica anche il pagamento dell’indennizzo di usura strade che, considerata l’attuale tabella per mezzi atti al carico, raggiunge per 1 anno la cifra di € 2.500/2.700.
In merito a questi ultimi aspetti, decorrenza ed usura strade, si sta cercando di
ottenere proroghe e limitazioni.